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- Norma da Maestro Internazionale per Lorenzo Bardone a Trieste!

Prendendo a prestito la battuta di un noto comico, quest’articolo potrebbe cominciare così:


NON-CI-POSSO-CREDERE!!!!


E infatti neanche lui forse ci crede ancora… “Lui” è il Maestro Lorenzo Bardone, che a Trieste ha partecipato al Torneo Master del XXIV Festival Internazionale di Trieste ottenendo un risultato eccezionale: decima posizione finale con 5,5 punti (partendo trentaseiesimo di tabellone su 59 partecipanti), un guadagno Elo di 82 punti, ma soprattutto una Norma da Maestro Internazionale, ottenuta con un turno di anticipo grazie ad una performance ampiamente superiore alla soglia richiesta.

L’eccellente Torneo di Lorenzo, che partiva con il proprio Elo di 2147, è riassumibile anche analizzando gli altri numeri: tra tutti i partecipanti ha ottenuto il terzo Buchholz, sia Totale che Cut 1, l’ARO più alto, a testimonianza della forza degli avversari incontrati e la terza performance del torneo (2534 punti). Ripercorriamo il suo torneo.

Al primo turno Lorenzo, con il Nero, si è trovato di fronte il giovanissimo MI ucraino Ihor Samunenkov (classe 2009, Elo 2469, numero 7 di tabellone), che si avventurava in una variante non priva di rischi del Gambetto di Donna rifiutato. Alla diciassettesima mossa Lorenzo lanciava uno splendido attacco con sacrificio di Alfiere e otto mosse dopo Samunenkov si doveva arrendere.

L’inizio con il botto non era ancora niente, perché i fuochi d’artificio continuavano al secondo turno. Il livello si alzava ed ecco di fronte a Lorenzo il GM Sabino Brunello (Elo 2519, numero 5), da anni costantemente nelle prime posizioni della classifica dei giocatori italiani e con una pluriennale esperienza di gioco. Ma Lorenzo decide di strafare: dopo un incontro equilibrato, alla venticinquesima mossa Brunello commette un’imprecisione. Il nostro socio se ne accorge e ne approfitta, entrando in settima traversa con la Donna con attacco doppio. Brunello prova a difendersi, ma alla mossa 33 è costretto ad abbandonare. E due.

Al terzo turno arrivava la sconfitta contro il GM ucraino Vladimir Baklan (Elo 2578, numero 1) dopo un incontro comunque molto equilibrato. Lorenzo si riprendeva subito contro il MF norvegese Lars Hjelmas (Elo 2254, numero 22), che risulterà il suo avversario con l’Elo più basso. Lorenzo non aveva grossi problemi: in vantaggio di posizione e con due pezzi per la Torre otteneva il punto pieno quando a Hjelmas cadeva la bandierina.

Quinto turno e il livello si alzava di nuovo: era la volta del GM spagnolo (ma di chiara origine russa) Oleg Korneev (Elo 2460, numero 8) contro cui Lorenzo vedeva applicata la massima: “la fortuna aiuta gli audaci”. In un finale favorevole a Korneev (due pedoni a uno per lo spagnolo ed una Torre a testa) il nostro socio tentava il tutto per tutto tendendo una trappola, della quale Korneev non si avvedeva se non dopo aver effettuato la propria mossa, con l’effetto che, pur mantenendo il pedone di vantaggio, si entrava nella posizione di Philidor e conseguentemente al risultato di parità.

Stesso risultato poche ore dopo (era il secondo giorno con doppio turno) contro il MI tedesco Nikolas Wachinger (Elo 2434, numero 10), che sceglieva contro la Caro-Kann di Lorenzo una variante molto tesa con g4. Bardone la giocava con precisione e l’incontro terminava patto dopo 32 mosse.

Al settimo turno contro il polacco Maciej Swicarz (Elo 2336, numero 16) Lorenzo sfoderava l’attacco più spettacolare di tutto il torneo. Contro la Difesa Olandese di Swicarz, con il Re Nero poco protetto, Lorenzo infatti affondava il colpo alla mossa numero 23: il suo dominio della diagonale nera, unito a quello della colonna e e ad un Alfiere campochiaro molto attivo faceva sì che il polacco dovesse abbandonare alla mossa numero 29 prima che arrivasse il matto.

Ottavo turno di riposo: dopo undici mosse il GM ucraino Alexander Kovchan (Elo 2475, numero 6) proponeva patta e Lorenzo accettava di buon grado.

L’ultimo turno, con la norma da Maestro Internazionale già in tasca, metteva di fronte a Lorenzo il MI croato Leon Livaic (Elo 2565, numero 3). La partita scorreva sostanzialmente sui binari dell’equilibrio fino al finale, quando Lorenzo commetteva un paio di lievi imprecisioni che aprivano la strada a Livaic. Dopo aver perso un pedone, e con una posizione non più sostenibile, il nostro socio abbandonava e chiudeva così un torneo da ricordare.

A Lorenzo vanno le più vive congratulazioni da parte di tutto il Direttivo dello Scacchi Club Valle Mosso per il prestigioso risultato conseguito. Ora inizia la parte difficile, ovvero ottenerne altre due e raggiungere quota 2400… ma questa è un’altra storia.