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- Campionati Mondiali Giovanili: il racconto di Maria
Malgrado il risultato un poco inferiore alle attese Maria Palma è tornata dal Sudafrica certa di aver dato il massimo in una competizione difficile nella quale i rapporti di forza non sono sempre quelli raccontati dai punteggi ELO e dove molti giocatori trovano maggiori difficoltà di quelle che non fossero preventivabili. Abbiamo chiesto, come oramai tradizione, un commento da parte di Maria. Eccolo:
"Anche quest'anno ho partecipato ai Campionati Mondiali Giovanili: eravamo 12 italiani, accompagnati dai MI Daniel Contin e Fernando Braga. Nella mia categoria c'erano 79 giocatrici ed io sono arrivata 47ª, chiudendo con 5 punti su 11, frutto di 4 vittorie e 2 patte. Non sono del tutto soddisfatta della mia performance perché ho perso con avversarie con ELO inferiore al mio: mi sono impegnata ma un po' per la stanchezza facevo fatica a vedere dei tatticismi e incominciavo a fare errori. Quest'anno ho trovato i Campionati molto più difficili degli anni precedenti perché mi sono stancata dopo pochi turni e non sono più riuscita a recuperare. Alloggiavo a Durban nel Garden Court Hotel, c'erano 30 piani e al 30º c'era la piscina; le camere erano enormi, una doppia aveva due letti matrimoniali; la visuale era bellissima e si affacciava sull'Oceano Indiano; il cibo era migliore rispetto agli altri anni. Lungo le strade di Durban c'erano delle bancarelle dove abbiamo comprato i souvenir. Se ci si inoltrava nel quartiere c'era il rischio di essere scippati o di fare dei brutti incontri, come è capitato ad un ragazzo del nostro gruppo, per questo motivo non sono mai uscita dall'hotel, escluse le volte in cui sono andata a giocare. Per andare a giocare prendevamo la navetta, dove eravamo tranquilli grazie al personale di sicurezza. La spiaggia era un po' sporca ma era bellissimo giocare a pallone in riva all'oceano; nell'acqua era normale vedere surfisti e bagnanti nonostante fossimo a fine inverno. Giocavamo nell'ICC Durban, un edificio grandissimo, con molte sale. La sala di gioco era molto ampia e disponeva di spalti dai quali gli accompagnatori potevano osservarci col binocolo. Fuori dalla sala c'erano ampi spazi dove aspettare i giocatori e analizzare le partite. La sala, oltre al Mondiale, ospitava l'Open di Durban al quale hanno partecipato Sabino Brunello (che lo ha vinto, n.d.r.) ed Axel Rombaldoni, ma ci era proibito andare a vedere per non disturbare. Avendo saltato due settimane di scuola, al ritorno ho dovuto recuperare."