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- Campionati Regionali a Squadre Under 16

Se si doveva attendere la certificazione ufficiale della fine di un ciclo assolutamente eccezionale per il nostro circolo, i Campionati Regionali a Squadre Under 16 disputati ieri a Rivarolo Canavese (TO) la hanno fornita. Lo Scacchi Club Valle Mosso non è infatti riuscito a qualificare nemmeno una squadra per la fase nazionale, dopo un quadriennio di presenza ininterrotta, culminato con la partecipazione di ben due squadre nel 2011. Era ampiamente pronosticabile che il nostro circolo avrebbe avuto molte difficoltà ad ottenere la qualificazione, dopo le progressive uscite per limiti di età dei ragazzi ora passati alla categoria magistrale; difficoltà acuite dall'assenza nella formazione di punta, formata da Giulio Sunder, Lorenzo Pedoni, Dario Borghi e Lorenzo Della Peruta, della Campionessa Italiana Maria Palma, ma il risultato finale è stato nettamente inferiore alle aspettative della vigilia.

I ragazzi di Valle Mosso A, capitanati dal Maestro Marco Ubezio, pur partendo con il numero 4 di tabellone, hanno terminato al decimo posto (su tredici formazioni iscritte) con soli 6 punti su 12 (11 punti scacchiera su 24), frutto di due vittorie (una delle quali contro la nostra seconda squadra), due pareggi e due sconfitte. Osservando i risultati individuali il migliore tra i nostri ragazzi è risultato Lorenzo Pedoni (4,5 su 6) in seconda scacchiera, seguito dal debuttante Giulio Sunder, al quale è toccato l'ingrato compito di giocare il prima scacchiera. Giulio ha comunque chiuso con 2 punti che hanno risentito della sua inesperienza a gestire situazioni favorevoli. In terza scacchiera un irriconoscibile Dario Borghi ha ottenuto solo 2 punti, frutto di sconfitte contro avversari ampiamente alla portata delle sue capacità e di un ultimo incontro nel quale il giovane cossatese ha regalato la vittoria effettuando una mossa illegale (e in base al nuovo Regolamento la prima mossa illegale causa l'immediata sconfitta del giocatore colpevole). Altrettanto irriconoscibile in quarta scacchiera Lorenzo Della Peruta, con soli 1,5 punti a referto, frutto di un gioco troppo impulsivo e veloce, con conseguente carico di errori che gli avversari non sempre hanno perdonato.

A Rivarolo Canavese il nostro circolo ha schierato anche una seconda squadra (Valle Mosso B) capitanata dal Candidato Maestro Matteo Migliorini e composta dai ragazzi che hanno iniziato a frequentare con buona assiduità il circolo da poco tempo. A loro non si poteva chiedere che l'impegno e questo è arrivato. Non può essere significativa la posizione in classifica (dodicesimi con 4 punti), ma fa molto piacere osservare Matteo Sunder uscire imbattuto dal torneo con 4 punti su 5 (in terza scacchiera) grazie ad incontri giocati con il giusto piglio. Gli altri ragazzi, tutti con 1 punto a testa a referto, hanno evidenziato i loro limiti dovuti all'inesperienza. Sia Davide Colpo in prima scacchiera che Ilaria Gnata in seconda hanno disputato per larghi tratti dei buoni incontri, ma la poca dimestichezza con mediogioco e finali di Davide e l'abitudine di Ilaria a meditare le mosse troppo a lungo (tre incontri persi per tempo) che poco si addice ad un torneo di gioco rapido hanno visto così ridursi il loro possibile bottino di punti. Da segnalare infine l'ottimo spirito mostrato da Stefano Prato, convocato in extremis ed al debutto assoluto in un torneo fuori provincia, schierato in quarta scacchiera.

Non sarà facile, né rapido, ritornare ai livelli di un paio di anni fa, ma le potenzialità fatte intravvedere da alcune delle giovani leve può indurre ad un cauto ottimismo. Da parte nostra possiamo assicurare che non mancherà l'impegno nel farli crescere sulla scacchiera; è però indubbio che anche loro, se vorranno tentare di replicare quanto fatto dal gruppo dei giovani del nostro vivaio negli scorsi anni, dovranno impegnarsi per migliorare, giocando per acquisire esperienza. Discorso diverso, invece, per i giovani che possono già vantare un'esperienza pluriennale: da loro ci aspettiamo un definitivo salto di qualità, non solo tecnico ma anche mentale, in modo da poter esprimere appieno il talento del quale sono dotati.