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- Paolo Drago vince l'Open B del 13º Open di Bergamo!

Il Torneo Internazionale di Bergamo, quest'anno giunto alla sua 13ª edizione, dal 2009 è diventato un appuntamento fisso per il nostro circolo, che oltre a partecipare con diversi soci, ha storicamente sempre ottenuto ottimi risultati, non mancando in ogni edizione di annoverare una vittoria od almeno un bel piazzamento tra i premiati. L'edizione 2014, sempre sotto la perfetta organizzazione dell'inarrestabile Gianvittorio Perico, non è stata da meno e ci ha regalato per la seconda volta una vittoria nell'Open B (Challenge) grazie al torneo perfetto di Paolo Drago, che ha vinto in solitaria con 5,5 punti su 6 scrivendo il suo nome nell'albo d'oro dopo quello di Lorenzo Bardone (nel 2012, sempre nell'Open B), di Matteo Migliorini e di Ludovico Bargeri (2009 e 2010, entrambi nell'Under 16). Dopo la sfortunata prova dello scorso anno, quando Paolo aveva gettato via una possibile vittoria a causa di una svista nell'incontro decisivo, quest'anno la sua marcia non ha avuto grossi problemi, fatta eccezione forse al primo turno, quando ha dovuto giocare un derby contro Maria Palma, che a un certo punto ha mancato la mossa decisiva in un incontro molto teso e complicato sotto il profilo tattico. Paolo ha in seguito concesso mezzo punto solo al terzo turno, contro il giovane Fulvio Rossini, poi terminato al secondo posto nella classifica generale. Con questo risultato, seconda vittoria in carriera dopo il trionfo lo scorso anno nell'Open B di Biella, Paolo si avvicina a grandi passi alla fatidica soglia dei 2000 punti.

Nell'Open B ha partecipato anche la nostra neo Campionessa Italiana Giovanissimi Maria Palma. Per lei, all'esordio al torneo di Bergamo, i 2,5 punti conclusivi possono essere un risultato soddisfacente, in quanto la giovane cossatese ha dato prova di buona solidità contro avversari sulla carta più forti. Merita una segnalazione il finale giocato al quarto turno contro Carlo Patrucco (ELO 1881), che Maria ha condotto con una precisione ed una determinazione da giocatrice di categoria superiore.

Anche i cinque ragazzi iscritti nell'Open A (Elite) si sono complessivamente ben comportati. Il migliore fra di loro, se confrontiamo la posizione di tabellone con la classifica finale è stato Lorenzo Bardone, che si è anche aggiudicato anche il premio per la sua fascia di punteggio ELO, chiudendo con 3 punti al 27º posto (era 44º). Lorenzo ha fermato sulla patta il Maestro Davide Sgnaolin (ELO 2213) ed ha superato Ludovico Bargeri in un altro derby valmossese, ma va sottolineata la sua ultima fatica contro il CM Marco Campini. Infatti questo incontro, l'ultimo in assoluto a concludersi di tutta la manifestazione, è stato particolarmente avvincente con un lunghissimo finale nel quale Lorenzo ha dovuto faticare molto per riuscire a portare a promozione un proprio pedone. Gli altri ragazzi hanno mantenuto, nella classifica finale, più o meno la medesima posizione di partenza: Giovanni Siclari e Ludovico Bargeri (3,5 punti) hanno trovato qualche difficoltà inattesa in incontri che sulla carta parevano essere più semplici; Matteo Migliorini (2,5 punti) ha mancato un paio di buone occasioni, contro avversari più forti, quanto meno per pattare gli incontri, riuscendo comunque a chiudere con variazione ELO leggermente positiva; Tommaso Penna (2 punti), infine, al rientro in un torneo dopo alcuni mesi di inattività, ha iniziato ottimamente imponendo la patta a tre giocatori sulla carta più forti (tutti sopra i 2100 punti), superando anche per la prima volta nell'ELO Live quota 2000 punti. Purtroppo nelle ultime partite non è riuscito a mantenere la medesima lucidità mancando un'occasione favorevole che gli avrebbe consentito di mantenersi, anche al termine della gara, sopra il punteggio necessario per il titolo di Candidato Maestro.

Nel Torneo Under 16 ha debuttato la giovane Ilaria Gnata, che ha chiuso al quinto posto con 4 punti. Il torneo di Ilaria è stato nel complesso soddisfacente, anche se sono emersi ancora i limiti emotivi e – ovviamente – di esperienza che frenano ancora le sue potenzialità. Non si può spiegare altrimenti, infatti, il passaggio da incontri ben giocati ad altri disputati senza un'adeguata concentrazione.