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- Campionato Italiano a Squadre - Quarto Turno
Anche il quarto turno del Campionato Italiano a Squadre si è rivelato positivo per le nostre compagini, che hanno ottenuto una vittoria, un pareggio ed una sconfitta.
La prestazione migliore è sicuramente stata quella della formazione di Serie B, che ha travolto con un perentorio 4 - 0 la squadra di Alessandria. Il primo punto arrivava già dopo solo due ore di gioco, con Matteo Migliorini che attaccava in forze la Difesa Caro-Kann di Mauro Baruscotti (ELO 1867) incamerando una vittoria sin dalle prime mosse mai stata in discussione. In quarta scacchiera Stefano Bazzeato pilotava intanto l'incontro con Dario Gemma (ELO 1852) sui binari della tranquillità, lavorando con pazienza fino ad aumentare il vantaggio e chiudere con una bella combinazione che obbligava l'avversario all'abbandono. Anche il capitano Marco Ubezio aveva ragione di Ettore Sibille (ELO 2033) in un incontro in cui il nostro Maestro ha sempre mantenuto l'iniziativa riuscendo a guadagnare tre pedoni e forzando l'abbandono dell'avversario dopo essere anche riuscito ad entrare con la propria Torre nelle retrovie del Nero. Ultimo a terminare è stato Giovanni Siclari: contro Fabio Grattarola (ELO 2013) ne è uscito un incontro posizionale in cui il nostro ragazzo ha saputo recuperare un lieve svantaggio iniziale di posizione fino al finale in cui ha prima costretto l'avversario a dover sacrificare un Cavallo su un pedone lanciato a Donna, per poi riuscire a proteggere con il proprio Re un altro pedone, garantendogli quindi la vittoria. Con il risultato odierno sarà determinante l'ultimo turno, che vedrà partire la nostra squadra con mezzo punto di scacchiera di vantaggio sulla squadra del Circolo Alfieri di Torino. Entrambe le compagini, appaiate in vetta alla classifica con 7 punti, saranno in trasferta domenica prossima: incrociamo le dita fin da adesso...
In Serie C i nostri giocatori affrontavano l'ostacolo più difficile: la squadra dell'Asti Sempre Uniti, favorita numero 1 per la promozione in Serie B. Se quindi alla vigilia avremmo firmato per un risultato di parità, dopo che il pareggio è realmente arrivato ci è rimasta una buona dose di rammarico perché la vittoria poteva essere ampiamente alla nostra portata. In quarta scacchiera, infatti, Lorenzo Pedoni andava in vantaggio di un pezzo contro Alex Carfagna (ELO 1851) grazie ad un errore di calcolo dell'astigiano. Quando il punto pieno sembrava ormai cosa fatta, però, Lorenzo non trovava il seguito migliore per far valere la propria superiorità di materiale, che gli avrebbe consentito di promuovere un pedone, permettendo all'avversario di rientrare in partita e, forzando il cambio di Torri, giungere in un finale teoricamente patto. Nel frattempo entravano nel vivo gli incontri in seconda ed in terza scacchiera, con tutti i giocatori in forte zeitnot. Tra di loro disputava una splendida partita Luigi Isoardi contro il CM Luca Ronzano (ELO 1911), riuscendo a mantenere un leggero vantaggio anche sull'orologio, cosa che gli consentiva di giocare con una maggiore precisione le mosse finali decisive, riuscendo prima a guadagnare un pezzo per poi condurre un fortissimo attacco in una posizione altamente complicata contro il quale Ronzano nulla poteva. La gioia per il punto guadagnato rientrava poco dopo quando in seconda scacchiera Dario Borghi contro Lorenzo Gastaldello (ELO 1994) non disputava una delle sue migliori partite, essendo stato in costante svantaggio posizionale, non riuscendo a capitalizzare il vantaggio di tempo di cui godeva. Dario si ritrovava così, al pari del suo avversario, con pochi secondi sull'orologio e le sue ultime mosse, giocate velocemente, facevano precipitare una posizione già inferiore fino alla definitiva caduta della bandierina. Restava a questo punto l'incontro clou della giornata: Paolo Drago contro Federico Briata (ELO 1932). Paolo disputava un'ottima partita, nella quale purtroppo non vedeva in apertura una bella combinazione che gli avrebbe permesso di andare in vantaggio di un pedone. In un finale poi difficile da interpretare, con le Torri di entrambi i giocatori in movimento a difendere i pedoni rimasti, i due giovani si accordavano per la patta che portava al pareggio di squadra, cosa che garantiva ai nostri ragazzi la salvezza matematica con un turno di anticipo (obiettivo della stagione) ed agli astigiani la probabile promozione alla categoria superiore.
Buone notizie, condite anche qui da una buona dose di rammarico, per i nostri giovani della squadra di Serie Promozione, malgrado la sconfitta per 2,5 - 1,5 rimediata ad Alessandria (nel curioso incrocio con il nostro circolo proposto dal calendario). Le buone notizie sono arrivate dalla vittoria di Lorenzo Della Peruta, che contro Giuseppe Calandrino (ELO 1717) partiva subito bene approfittando dell'uscita anticipata della Donna avversaria, riuscendo ad intrappolarla e guadagnandola al prezzo di una Torre, per proseguire in sicurezza cambiando alcuni pezzi fino all'abbandono dell'avversario. Buona partita anche per Ilaria Gnata contro Eugenio Castellotti (ELO 1485) anche se la nostra giovane ha dovuto ancora pagare la propria inesperienza nella visione di gioco. Il rammarico è arrivato dalle altre due scacchiere, dove invece di registrare due punti, assolutamente alla portata per come si erano messi gli incontri, abbiamo dovuto registrare solo una patta. Il mezzo punto è arrivato con Riccardo Roma che contro Riccardo Vinciguerra (ELO 1638) disputava una partita mettendo in mostra le sue buone potenzialità che non rendono giustizia al suo attuale ELO, passando in netto vantaggio con una scoperta che gli permetteva di guadagnare un pezzo e giungere in un finale di Torre e due pedoni contro Torre che purtroppo non giocava nel modo migliore permettendo al più esperto avversario di recuperare il pedone in settima e pattare tagliando fuori dai giochi con la propria Torre il Re del nostro ragazzo. Incredibile invece l'incontro perso da Stefano Bozio Madè contro Carmelo Alessandro Spadaro (ELO 1823), nel quale Stefano giocava un fortissimo attacco che costringeva il suo avversario a cedere una qualità per evitare il matto, lasciando però il nostro socio in una posizione di largo vantaggio. Stefano non trovava però a questo punto il seguito migliore, temporeggiando troppo nel portare a promozione i propri pedoni e permettendo in tal modo a Spadaro di ritornare in partita. Stefano doveva a questo punto sacrificare la propria Torre sul pedone avversario ormai in settima ed era quindi troppo tardi per riuscire a salvare i propri pedoni. Dopo quattro ore di gioco il nostro ragazzo era infine costretto ad abbandonare non potendo fermare la promozione dell'ultimo pedone avversario rimasto.