Notizie
- 25º Campionati Italiani Giovanili: I Giudizi di Marco Ubezio
Il Maestro Marco Ubezio ha potuto seguire da vicino gli incontri dei nostri ragazzi anche quest'anno, avendo svolto per la terza volta consecutiva le funzioni di Delegato Regionale, unica figura “esterna” ammessa in sala di gioco durante gli incontri. Purtroppo, la dislocazione in sale diverse dei vari tornei gli ha impedito di osservare come avrebbe voluto alcuni incontri dei più grandi, essendo giustamente impegnato a seguire in prima battuta le categorie più giovani. E durante il viaggio di ritorno, come ormai è buona consuetudine, ha stilato i suoi personali giudizi di ognuno dei sei ragazzi che componevano la nostra spedizione. Eccoli:
Giovanni Siclari: Voto 9 - MATURO - Il canto del cigno è stato eccelso perché il quinto posto nel torneo più importante è un risultato pesante. Purtroppo ho seguito pochissimo le sue partite ma il finale dell’ultimo turno è stato da applausi. Il titolo magistrale non credo sia lontano.
Lorenzo Bardone: Voto 7,5 - QUASI MATURO - Anche le sue partite praticamente non le ho viste ma la sensazione è che i progressi siano continui e costanti. Deve lavorare ancora su alcuni punti come la gestione del tempo, crederci al massimo e non accontentarsi perché vale.
Lorenzo Pedoni: Voto 6 - DELUSO - Deluso sì ma deludente no. E’ vero che ha fatto pochi punti ma il salto dai giovanissimi ai cadetti è da giganti. E poi ad un ragazzo della sua sensibilità e della sua educazione non posso negare la sufficienza. Ora però bisogna studiare e crederci!
Dario Borghi: Voto 9 - GIGANTESCO - Chi tre mesi fa avesse previsto la patta con Luca Moroni jr si sarebbe preso del matto. Secondo me a casa in un armadio si tiene nascosto un GM che gli dà lezioni. Dove arriverà? Per la sua simpatia e la sua limpidezza gli auguriamo molto in alto.
Lorenzo Della Peruta: Voto 7 - CONSAPEVOLE - Dopo un primo turno inguardabile è riuscito a scrollarsi di dosso il complesso del campioncino che deve per forza riconfermarsi. Accettato il fatto di essere un “pulcino principiante” ha cominciato a giocare sempre meglio. Peccato per l’ultimo turno, ma la partita con Di Benedetto ci ha fatto capire che ha un futuro.
Maria Palma: Voto 9,5 - CAMPIONESSA IN PECTORE - Se non mi è venuto un colpo seguendo il finale della Scarpa-Maganuco vuol dire che sono fatto di ferro. «Mancò la fortuna, non il valore» mi sembra il commento più appropriato. Per descrivere Maria non trovo aggettivi: di fuori è tenera e dolce come una torta alla panna, ma dentro nasconde un ordigno esplosivo. Col Bianco è un’iradiddio, col Nero c’è qualcosa da perfezionare. Agli Europei non farà da comparsa.