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- Campionati Italiani Giovanili - Bilancio finale
I Campionati Italiani Giovanili, dopo due edizioni che organizzativamente hanno lasciato molto a desiderare, si sono rimessi sulla retta via ed hanno fatto rilevare un aumento, seppur leggero, di presenze. Questo è il primo dato positivo della manifestazione organizzata a Courmayeur. Per il nostro circolo, poi, i dati positivi sicuramente sono altri e non mancano: iniziamo con il ringraziare i nostri undici atleti, ribattezzati Valle Mosso United in stile calcistico, per aver consentito allo Scacchi Club Valle Mosso di entrare tra i primi dieci circoli d'Italia (e secondo del Piemonte) nella speciale classifica che tiene conto sia delle presenze, ma soprattutto dei risultati di classifica ottenuti. La crescita dei nostri ragazzi è stata decisa e costante: nelle ultime edizioni si è infatti passati dal 70º posto nel 2009 (sempre a Courmayeur), al 33º posto di Terrasini nel 2010, per poi passare al 12º posto di Porretta Terme nel 2011, al 14º di Ragusa nel 2012 ed arrivare infine al decimo posto di quest'anno. La Provincia di Biella, con l'unico apporto del nostro circolo, si è invece classificata all'undicesimo posto.
Sono risultati che fanno anche guardare con speranza al futuro: malgrado siano usciti di scena, per sopraggiunti limiti di età, “vecchi” giocatori del calibro di Penna, Migliorini, Bargeri e Siclari, il circolo ha mantenuto (ed incrementato) i risultati. Ecco quindi che, anche se il prossimo anno non saranno della partita né Bardone, né Drago, i più giovani (e in particolar modo i giovanissimi) che stanno crescendo con rapidità sapranno sicuramente ben figurare, con la speranza che a loro si possano aggregare nuovi volti, alcuni dei quali peraltro sono già di casa al circolo.
Sono infatti dai più piccoli che sono arrivate le maggiori soddisfazioni: detto della splendida (e sfortunata) prestazione di Maria Palma negli Under 12 Femminili, rileviamo la buona prova di Lorenzo Della Peruta, terminato all'ottavo posto in un torneo del quale avrebbe però potuto essere protagonista se solo non avesse gettato inspiegabilmente al vento un paio di incontri. Quando Lorenzo troverà la continuità di gioco, trasformandosi così nel Lorenzinho di Porretta, riuscirà a togliersi molte soddisfazioni, perché nessuno può mettere in dubbio le sue qualità.
Grande torneo anche quello disputato da Lorenzo Montesin, che è riuscito, giusto per fare un paragone, a fare meglio di quel Lorenzo Della Peruta di cui scrivevamo poco fa. Infatti, al suo debutto ai Campionati (ed in un torneo a tempo lungo), Lorenzino aveva ottenuto 4,5 punti classificandosi 26º (su 52 partecipanti), mentre Lorenzo (e già il nome di battesimo è promettente...) ha incamerato 5,5 punti giungendo 12º (su 48 partecipanti). E tutti ci ricordiamo cosa ha fatto Lorenzino l'anno seguente...
Positivi, al loro debutto, anche i fratelli Jacopo e Giorgia Sulis. Di loro, che hanno iniziato da pochi mesi a giocare a scacchi, con Jacopo impegnato anche su altri fronti agonistici (è anche un ottimo giocatore di tennistavolo), non si può che essere soddisfatti e ci si deve complimentare per l'impegno e la tenacia dimostrati. I 4 punti raggranellati da Jacopo (per una posizione, il 59º posto, poco oltre la metà classifica) sono lì a dimostrare che il giovane biellese ha potenzialità anche sul fronte del nobil giuoco. Il settimo posto conclusivo di Giorgia, invece, è comunque un successo, a prescindere dal fatto che il torneo non fosse molto partecipato. Anche la più piccola del gruppo ha dimostrato ampi margini di crescita e la sua simpatia e naturalezza hanno conquistato tutti coloro che l'hanno incontrata.
I restanti sei ragazzi del circolo hanno vissuto invece un torneo più complicato: negli Under 14 il migliore è stato Lorenzo Pedoni, che dopo un avvio da incubo (sconfitta a causa di un grave errore di calcolo) è riuscito pian piano a risalire la china ottenendo con 5,5 punti una posizione (30º) in linea con la sua posizione di partenza, anche siamo sicuri che sarà lui il primo a non essere soddisfatto della sua prestazione. Diverso il discorso per Dario Borghi: lo scorso anno all'ultimo turno aveva giocato per diventare il Campione Italiano Under 12 (ci sarebbe riuscito vincendolo); quest'anno è sembrato un altro giocatore, distante anni luce da quello che, solo circa un mese fa, andava a vincere un Torneo a Milano. E' infatti l'incostanza il problema maggiore che Dario dovrà risolvere: le qualità ci sono e sono state ampiamente dimostrate in più occasioni, ma la 52º posizione finale con 4,5 punti, partendo come numero 19 di tabellone e con una performance di circa 200 punti inferiore al proprio ELO spiega molto più di qualsiasi commento.
Tra gli Allievi, nel torneo più difficile, le nostre speranze erano puntate sull'ennesimo Lorenzo del circolo. Lorenzo Bardone non sarà sicuramente contento della propria prestazione, “macchiata” da un paio di sconfitte di troppo, maturate in modo particolare per essere giunto senza più tempo sull'orologio nelle fasi decisive della partita. Il nono posto finale con 6 punti, guadagnato con una splendida partita all'ultimo turno, mitiga un poco la delusione: probabilmente Lorenzo ha sentito oltre modo il peso di partire tra i favoriti (era quarto di tabellone), se non per la vittoria finale, per un posto sul podio. Buona anche la prestazione di Paolo Drago, 22º ed in linea con la propria posizione iniziale. Il ragazzo di Monforte d'Alba ha chiuso con 5,5 punti; brucia ancora la sconfitta patita al settimo turno, dopo aver sfoderato un'ottima prestazione contro il forte Joshua Coronel quando, anche lui a causa del poco tempo sull'orologio, ha commesso un errore non rimediabile. Gli ultimi complimenti vanno a Stefano Bozio Madè ed a Riccardo Roma: il primo, veterano della manifestazione, ha disputato il suo ultimo Campionato ottenendo un poco meno di quanto ci si poteva attendere, ma come sempre non ha mai fatto mancare il sostegno e l'appoggio a tutti i compagni di squadra; il secondo, al suo primo (ed ultimo) Campionato, ha dimostrato una grande dose di coraggio: giocare da poco tempo e giocare nel torneo più difficile tra quelli presenti in una finale Nazionale non è da tutti. Di questo, ma anche dell'impegno e della volontà dimostrati, bisogna assolutamente rendergli merito.